Viaggi all’estero per le vacanze di Pasqua. Le nuove regole – Negli scorsi giorni si è aperta una discussione accesa sulla decisione del governo Draghi di dare il via libera ai viaggi all’estero nel periodo di Pasqua. Blindando, però, tutta l’Italia in zona rossa.
Tour operator e albergatori hanno immediatamente protestato per questa nuova regola imposta, dato che essa fa sì che, paradossalmente, sia possibile viaggiare all’estero ma non nel nostro Paese.
Alla luce di queste polemiche, il Ministro della Salute Speranza ha disposto una nuova stretta sui viaggi all’estero nei giorni di Pasqua. Facendo, così, sostanzialmente un passo indietro sulle decisioni prese qualche giorno fa.
Infatti, Speranza ha instaurato una nuova linea dura. Per arrivi e rientri da Paesi dell’Unione Europea inseriti nella lista C sarà obbligatorio un tampone in partenza, la quarantena di 5 giorni all’arrivo nel paese straniero e un ulteriore tampone alla fine dei 5 giorni. La regola è entrata in vigore ieri, 31 marzo, fino al 6 aprile e sarà valida anche per gli stranieri intenzionati a venire nel nostro Paese per trascorrere le festività pasquali.
Scoppia la protesta degli operatori in Italia
Questa nuova decisione però non fa altro che inasprire il dibattito, dal momento che scoraggia coloro che avevano deciso di passare la Pasqua all’estero e chi, dall’estero, aveva scelto l’Italia.
La richiesta degli albergatori e dei tour operator, invece, era molto semplice. Se il tampone vale per andare all’estero, deve valere anche per muoversi in Italia. Federalberghi, infatti, è convenzionata con più di duemila centri diagnostici per i tamponi in hotel e vorrebbe che fosse aperta la possibilità di viaggiare all’interno del territorio nazionale con le stesse regole che vengono applicate per l’estero. Ovvero un tampone in partenza e uno al ritorno.
Questa nuova norma, che di fatto vorrebbe rappresentare una battuta di arresto, non scoraggia però gli italiani e gli europei. Quasi 140 mila viaggiatori si sposteranno in un altro Paese per la settimana di Pasqua. Dal 31 marzo al 7 aprile è previsto un incremento del 41% di partenze e arrivi dagli scali milanesi rispetto al mese di febbraio 2021.
Come destinazione per i loro viaggi gli italiani hanno preferito tutti quei luoghi dove non è prevista la quarantena all’arrivo, ma che accettano i turisti muniti di tampone effettuato entro le 48 ore precedenti o certificato di negatività.
Viaggi all’estero per le vacanze di Pasqua. Le nuove regole: ecco le mete
Se volete consultare i paesi soggetti alla nuova restrizione del governo Draghi, trovate una lista completa qui. Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca (incluse le isole Faer Oer e la Groenlandia). Estonia, Finlandia, Francia (inclusi Guadalupa, Martinica, Guyana, Riunione, Mayotte. Esclusi gli altri territori fuori Europa). Ancora Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi (con eccezione dei territori fuori Europa). Polonia, Portogallo (incluse Azzorre e Madeira). Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna (inclusi i territori in Africa). Svezia, Ungheria, Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Svizzera, Andorra e Principato di Monaco.
Ma la faccenda non finisce qui. Se la stretta è stata fissata fino al 6 aprile è solo per una questione tecnica. Che probabilmente sarà superata dal Consiglio dei Ministri nei prossimi giorni, che potrebbe estendere la norma addirittura fino al 30 aprile.
Nel frattempo noi rimaniamo in attesa e, se siete tra i fortunati che ricominceranno a viaggiare in questo weekend, fate attenzione, rispettate le misure di sicurezza e… Buon Viaggio!