L’Eleganza dei fiori: la storia del successo di Giuseppe Caruso – Esperto del settore wedding, sposo prima, e a breve anche papà. Giuseppe Caruso, titolare de “L’Eleganza dei fiori” incarna a pieno l’imprenditore campano di successo. Grazie allo studio e a saldi valori familiari si è affermato sempre più in un settore come quello del matrimonio, in netta ascesa. Nonostante lo stop forzato degli ultimi mesi. Giuseppe si racconta a SposIn Campania e per noi è un piacere ascoltare la sua storia ed ammirare le sue creazioni.
Il suo store, alle porte del centro storico della città di Napoli, è un vero atelier fatto di profumi e colori. Un incanto per chiunque voglia esprimere i propri sentimenti con un fiore. Ma tanto successo, come spesso accade, è frutto di un lavoro che va avanti da generazioni. Precisamente da tre, giungendo fino ad oggi.

L’Eleganza dei fiori, il successo imprenditoriale di Giuseppe Caruso

Cresciuto a pane e fiori, Giuseppe Caruso ha trasformato la tradizione di famiglia in un lavoro all’avanguardia e di assoluto successo.  “Dopo la scuola trascorrevo i pomeriggi in negozio, ma solo dopo aver terminato il liceo ho intrapreso la strada del floral design, affinando gli studi tra Napoli, Salerno e Basilea, in Svizzera”.

Essere flower designer significa sviluppare le capacità e le competenze giuste per consigliare e progettare un evento in base al gusto e alle esigenze di ogni singolo cliente.
“Per me, è un’enorme soddisfazione. Faccio il lavoro che mi piace, e attraverso i fiori trasmetto emozioni. La felicità raddoppia poi se riesco ad accontentare e soddisfare i miei clienti. Credo che il nostro segreto sia quello di essere gentili e disponibili con tutti. Unendo a queste qualità, fiori eccellenti e tanta competenza”.
Questa bellezza non fa altro che mostrarsi attraverso le sue opere d’arte fatte di fiori, archi, colonne, bouquet e cadeaux indimenticabili. Mille idee per ogni occasione, e soprattutto mai banali. Ma anche un flower designer ha le sue preferenze.

Idee innovative e allestimenti da sogno. “I fiori sono il mezzo più semplice per trasmettere un messaggio”

“Amo le peonie, perché sono leggere, eleganti ed imponenti, ma anche le rose inglesi grandi e con un profumo inebriante”. Negli ultimi anni Giuseppe ha dato vita ad un sito e-commerce con il progetto “L’Eleganza dei Fiori Gift”, perché regalare fiori è tornato di moda.

“E’ la voglia di noi fioristi di proporre idee innovative che ha riportato in auge il fiore come regalo. I fiori non sono più l’ultima alternativa, ma la prima. Poiché sono il mezzo più semplice ed immediato per trasmettere un messaggio”.
Una passione che coinvolge ad una ad una anche le sue spose che, spesso, vedendo gli allestimenti sui social, si recano in negozio con idee sempre nuove e stimolanti.

“Per noi i social sono importanti, ma tanti sposi ci hanno scelto grazie al passaparola. Mi piace confrontarmi con loro. Tra gli allestimenti che preferisco ci sono quelli in stile americano con una grande ricchezza di fiori dove riesco ad abbinarli per colore e varietà. Ottenendo un grande effetto scenografico”.

Il matrimonio di Giuseppe ed Ilaria e… l’arrivo di un figlio

Stupore che non è mancato lo scorso dicembre quando Giuseppe e la sua Ilaria si sono detti SI’ nella splendida Chiesa di Santa Maria degli Angeli alle Croci, a Napoli. Con un party in grande stile e di assoluto impatto visivo.

“Per il nostro matrimonio sentivo un po’ di pressione. Oltre all’emozione di quel giorno, sapevo che ci si aspettava da me un allestimento importante. Sono felice che tutto abbia avuto un grande riscontro. Sia da parte degli invitati che l’hanno vissuto dal vivo, ma anche da parte delle persone che l’hanno visto sui social”.

Il fiore più bello, però, sboccerà ad ottobre. Giuseppe ed Ilaria diventeranno genitori di un maschietto. “Al sol pensiero mi vengono i brividi. Mi sento sempre il ragazzino che ad appena 18 anni faceva già eventi di spessore, ed oggi sto per diventare padre e godo con gioia della stima di clienti e fornitori. Spero che un giorno mio figlio possa seguire le mie orme”.

di Alessia Coscino

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