Dall’incubo Covid al sogno delle nozze. La storia di Daniele e Mena – In questo anno e mezzo di pandemia che ha sconvolto le nostre vite, ci sono state storie che hanno colpito dritto il cuore facendoci emozionare. Ci siamo ritrovati a dover raccontare di coppie costrette a continui rinvii o a sposini che hanno deciso di coronare lo stesso il loro sogno d’amore, ma in tono minore, rinunciando ai festeggiamenti. Tutti esempi coraggiosi fatti di amore e resistenza. Storie di quotidianità per far ragionare anche chi dietro le scrivanie assume decisioni che giocoforza si ripercuotono appunto sulle vite di migliaia di persone.
E, così, oggi vi proponiamo una storia di Amore incondizionato. Quello di due sposi, ma anche quello verso le famiglie d’origine. Dal dolore alle lacrime di gioia e commozione: un mix di sentimenti che ci ha colpito facendo emozionare anche noi. E che abbiamo scoperto grazie alla collaborazione con uno dei nostri professionisti: Belvedere Fotografi.
La storia è quella di Daniele e Mena che lo scorso 10 maggio si sono uniti in matrimonio nonostante gli ostacoli. A distanza di quache giorno dal Sì celebrato dinanzi a Dio, è Daniele a raccontarci tutte le emozioni.
Dall’incubo Covid al sogno delle nozze. La storia emozionante di Daniele e Mena
“L’inizio di questo 2021 è stato travagliato e doloroso. Fatto di continui spostamenti tra ospedali e cliniche. Lo scorso 6 gennaio, infatti, mio suocero Giuseppe risulta positivo al Covid. Le condizioni appaiono subito critiche e viene ricoverato in terapia intensiva a Frattamaggiore. Fortunatamente non viene intubato ma all’improvviso arrivano ulteriori complicazioni. Viene trasferito al San Giovanni Bosco e risulta positivo alla setticemia e i dottori ci avvisano che probabilmente non avrebbe superato la nottata. Ci cade il mondo addosso. Le nostre preghiere e la bravura dei medici, però, riescono a far superare il problema con un bombardamento di antibiotici.
Un’odissea durata due mesi. A fine febbraio finalmente risulta negativo al Covid, ma le complicazioni ci obbligano a trasferirlo in una clinica riabilitativa. E’ entrato al Clinic Center di Fuorigrotta che muoveva solamente gli occhi. L’unica cosa che riusciva a dire era: “Il 10 maggio devo accompagnare mia figlia all’altare”. E’ stato un obiettivo e uno sprone giornaliero per tutti i medici ed infermieri che ovviamente ringrazio per la loro straordinaria professionalità. Quello che sembrava essere un sogno, lunedì si è trasformato in realtà”.
“Grazie a Belvedere Fotografi: professionisti esemplari e persone dal cuore immenso”
Le emozioni così come le lacrime sono tante. Dall’incubo alla realizzazione di un sogno. Un percorso lungo e tortuoso vissuto anche con i professionisti del settore wedding. In particolar modo con Angelo Belvedere e tutto il suo staff che gli sono sempre stati vicino.
“Abbiamo conosciuto Belvedere Fotografi al matrimonio di una coppia di amici. E già da quel momento ce ne siamo innamorati subito. Per come lavoravano e per come interagivano con gli sposi abbiamo deciso subito che loro dovevano essere i nostri fotografi. E lunedì nel giorno del matrimonio è stata davvero un’apoteosi. Sono stati presenti, in quanto fotografi, ma mai invadenti. Ci hanno trasmesso tanta allegria e soprattutto non hanno fatto pesare la situazione che aveva vissuto mio suocero. Hanno fatto sì che per lui e per noi fosse una giornata normale. Senza pressioni particolari. Se penso a tutto quello che hanno fatto posso solo dire che sono dei marziani lavorativamente parlando con produzioni eccelse, ma in particolar modo sono persone dal cuore immenso che riescono a capire il momento senza essere invadenti e trasmettendo tanta serenità. Non smetteremo mai di ringraziare Angelo e tutto lo staff di Belvedere Fotografi”.
Daniele e Mena il racconto della loro storia d’amore
Daniele e Mena una storia d’amore di coppia e delle famiglie. A raccontarci come è nata questa bellissima storia è proprio Daniele che ricorda.
“Ci siamo conosciuti 4 anni e mezzo fa per puro caso. Io collaboravo con mio cugino e accompagnandolo in un centro estetico dove Mena lavora sono rimasto subito folgorato. Da quel momento in cui l’ho vista ho trascorso la maggior parte delle giornate all’esterno del centro solo per guardarla e salutarla. Ore ed ore ad aspettare che lei finiva di lavorare. Entrambi uscivamo da storie lunghe e complicate, e questo ha fatto sì che fossimo vicini a vicenda e di supporto. Ognuno aveva i suoi momenti tristi e complicati. Dopo un anno e mezzo decidiamo che era il momento di dare una svolta, intraprendere in maniera più concreta il nostro percorso e di crescere insieme. Non è stato semplice. Anche perchè la pandemia ci ha bloccato dal punto di vista lavorativo.
Io collaboro con mio suocero in un’azienda di bus turistici e come potete immaginare in quel settore tutto è fermo. Il rapporto instaurato con i miei suoceri è qualcosa di unico. Giuseppe è il mio secondo papà. Parlo e mi interfaccio con loro come se stessi parlando con mio padre e mia madre. Oltre al rapporto lavorativo c’è il rapporto familiare. Tanto che abbiamo deciso di vivere anche nello stesso palazzo per essere sempre vicini”.
Il Sì è stato celebrato lunedì presso la Chiesa Sant’Antonio Abate di Casoria. Festeggiamenti rimandati a data da destinarsi, ma tanto amore alla base di tutto che Daniele vuole condividere anche con le altre coppie per dare un messaggio di speranza.
Dall’incubo Covid al sogno delle nozze. I rinvii, le speranze e le attese per il matrimonio
“Inizialmente anche noi avevamo fissato l’unione nel 2020. Dovevamo sposarci il 20 giugno dopo che avevamo fatto a febbraio anche la promessa. La pandemia ci ha costretto ovviamente a rinviare la data. Inizialmente pensavamo a settembre 2020, ma poi anche per vicissitudini economiche avevamo optato di spostare a maggio 2021. Tutto ciò che è accaduto a mio suocero ci ha portato a non sapere fino ad una settimana fa se potevamo convolare a nozze. Fortunatamente, però, dopo tutto quello che avevamo passato e visto che Giuseppe poteva muoversi autonomamente non abbiamo esitato a confermare la data del 10 maggio.
Per noi l’importante era avere la presenza dei nostri cari, specie di mio suocero, e soprattutto quello di creare una famiglia. Avevamo programmato la festa in costiera amalfitana, ma ci sarà modo e tempo per farla quando sarà possibile e metterci alle spalle tutto quello che abbiamo passato”.
Dall’incubo Covid al sogno delle nozze. Il messaggio alle future coppie di sposi
E proprio alle future coppie che Daniele dice.
“La cosa principale è quella di tralasciare il superfluo e pensare all’essenziale. Per chi è credente e ci tiene al senso del matrimonio, dico di concentrarsi sul rito religioso. E pensare agli affetti più cari e stretti. Per noi l’unione di due persone davanti a Dio è il matrimonio. La festa si può fare in qualsiasi momento, fortunatamente c’è sempre tempo. Anche perchè i momenti belli sono pochi e bisogna viverli a pieno”.
di Domenico Zappella
Si ringrazia Belvedere Fotografi per la collaborazione e per la gentile concessione di tutte le foto.
