“Covid e malattie non ci hanno fermato: il 20 luglio ci sposiamo” – Laura è un’infermiera napoletana. Ma anche una futura sposa. Ci scrive spesso e ci ha teneramente raccontato la sua storia, fatta di sacrifici, sofferenza ma anche di tanto amore, che troverà la sua massima espressione il prossimo 20 luglio, giorno del tanto desiderato SI’.
Il sogno del matrimonio, per lei, inizia a concretizzarsi a gennaio 2019 grazie al suo fidanzato Gennaro, 36 anni, militare dell’Esercito Italiano. “Mi convinse a prendere qualche giorno di pausa dal lavoro. Da poco, in famiglia avevamo scoperto la malattia terminale di mia nonna e la voglia di uscire era davvero poca. Tuttavia, lui con la sua dolcezza e romanticismo è riuscito a cambiare il mio umore, chiedendomi di diventare sua moglie, inginocchiandosi a 135 metri d’altezza, sulla ruota panoramica di Londra”.
“Covid e malattie non ci hanno fermato: il 20 luglio ci sposiamo”. La storia di Laura e Gennaro
I preparativi iniziano da subito. Si parte dalla location, Il Gabbiano, passando per la musica di Alma y Musica e gli abiti di Mimmagiò. Ma ben presto una nuvola scura si abbatte su tutta la famiglia di Laura. “Ad ottobre 2020 abbiamo vissuto trenta giorni di agonia, per la mia famiglia e per tutti i nostri cari. Il covid ci ha colpiti tutti. Abbiamo vissuto separati in casa, con sintomi e con un’enorme paura di non farcela. L’unico a non essersi contagiato fu proprio Gennaro, poiché a lavoro, in Puglia”.
L’organizzazione del matrimonio subisce uno stop, e solo dopo Natale i ragazzi ricominciano a definire i dettagli del loro grande giorno. “Avevamo messo in stand by un po’ tutto, e le continue restrizioni ci hanno fatto rinunciare a tante cose, come il viaggio di nozze in America. Era un nostro grande desiderio, ma lo relizzeremo più avanti”. Con concretezza e lucidità Laura e Gennaro superano il virus e i suoi strascichi, ma ancora una volta la sorte sembra non essere dalla loro parte.
“Dopo il Covid arriva la malattia di mio padre. Ero terrorizzata, ma…”
“Mio padre inizia a non sentirsi bene e in pochi giorni scatta il ricovero immediato presso l’Ospedale Monaldi di Napoli”. Una diagnosi ancora una volta disperata per il papà della sposa, che la costringe a rivedere nuovamente i piani, fino a fermare tutto.
“Proprio mentre stavamo ricominciando a sognare, abbiamo dovuto sospendere tutto. Ero terrorizzata, giù di morale e nulla avrebbe potuto cambiare il mio modo di vedere le cose. In quei giorni ero assente per tutti. Ho saltato le prove trucco, abito e il pre wedding organizzato con i nostri fotografi. Nulla per me aveva più senso”. L’unica cosa che in quel momento tiene Laura in piedi è l’amore per il suo lavoro e per suo padre. Infatti riesce a stargli vicino durante i lunghissimi giorni di degenza, poiché è ricoverato presso l’Ospedale in cui lei lavora.
“Era lui il mio unico pensiero, e non potevo fare diversamente. Poi, c’è stato un giorno in cui le notizie dei medici hanno iniziato ad essere meno disastrose, certamente più confortanti. Papà iniziava a sentirsi meglio e abbiamo capito dai tanti esami che la sua malattia non era così grave come si era pensato all’inizio, certamente seria, ma curabile. E’ stato allora che ho pensato che tutto sia stato un segno del destino, e che non era giusto accantonare il nostro sogno e dare anche una gioia immensa alle nostre famiglie, dopo un periodo terribile”.
“Covid e malattie non ci hanno fermato: il 20 luglio ci sposiamo”. I festeggiamenti a Il Gabbiano
Laura e Gennaro riprendono le redini della loro vita e capiscono che dopo ogni tempesta, c’è sempre un arcobaleno. Il loro, illuminerà il cielo il prossimo 20 luglio. Proprio tra pochi giorni.
“Non è stato facile, e non è facile tutt’ora ripensare a cosa è successo e a cosa stiamo attraversando, ma il nostro sentimento e l’amore delle nostre famiglie ci fa sentire forti, quasi invincibili e ci ha portato fin qui, ad un passo dal Sì”.
Ancora una volta SposIn Campania sceglie di portarvi nel cuore delle storie dei nostri sposi, tra gioie e dolori, che parlano di vita vera, non patinata e di consapevolezze nuove e mai scontate. Ci sentiamo fieri e orgogliosi del fatto che nella nostra community ci siano così tanti sposi che scelgono di raccontarci la loro esperienza. E il nostro modo di proporre le loro storie vuole essere un modo per identificarsi, confrontarsi, esorcizzare il dolore e affrontarlo, per tornare a sorridere.