Matrimonio in India: un universo di colori, riti e tradizioni – Quante volte, sfogliando riviste di viaggi vi è capitato di vedere donne ornate da pregiati e colorati vestiti orientali, con ricami, gioielli preziosi sul capo e decorazioni all’hennè sulle mani?
Quelle immagini così lontane dalla nostra cultura, parlano di una tradizione antica e affascinante: il matrimonio Indù o Vivaha (in lingua sanscrita).
La cerimonia nuziale, chiamata vivaah sanskar nell’India del nord e kalyanam nel sud dell’India, è tra le celebrazioni più importanti per la vita di un individuo. Il matrimonio è considerato un sacramento che garantisce la continuità familiare e un modo per ricompensare il proprio debito con gli antenati. Infatti, secondo i testi sacri dell’induismo, i cosiddetti Veda, la vita è scandita in tappe. Queste prevedono che un uomo, dopo aver terminato gli studi, deve assumere il ruolo di padrone di casa.
Matrimonio in India: un universo di colori, riti e tradizioni. La storia e la cultura
Il matrimonio in India, deve seguire dei riti e passaggi tradizionali che possono variare da regione a regione. Le nozze, infatti, possono durare da uno a tre giorni. A seconda delle disponibilità economiche delle famiglie degli sposi e dai riti tradizionali. A tal proposito, vale premettere che, in genere, i matrimoni in India sono combinati poiché sono le famiglie a scegliere il futuro compagno ai propri figli. In base allo stato sociale ed economico, alla casta, e alla lettura degli astri alla data di nascita degli sposi.
Matrimonio in India. Gli 8 tipi di wedding
E’ interessante sapere che vi sono ben 8 tipi di matrimoni possibili in India. Ognuno dei quali prevede dei riti particolari. E vengono così suddivisi:
- Brahma. E’ considerata l’unione religiosa più adeguata e diffusa nell’India moderna. Il padre della sposa sceglie il futuro marito della figlia e gli propone di sposarla. Se entrambi gli sposi e le rispettive famiglie accettano la proposta, i due giovani si incontrano ed il padre cede la mano della figlia allo sposo.
- Arsha. Consiste in uno scambio tra il padre della sposa e lo sposo. Quest’ultimo dona una mucca e un toro al futuro suocero promettendo di adempiere all’obbligo di sostentamento della sposa, ed il padre dona la figlia.
- Daiva. Attualmente non in uso, prevedeva che il padre donava la figlia ad un prete come dono sacrificale per i tradizionali sacrifici yajña.
- Prajapatyaè. Simile ad una cerimonia civile, durante la quale il matrimonio consiste nello scambio di mantra in sanscrito, tra gli sposi.
- Gandharva. La coppia vive insieme per amore e di comune accordo. Questo tipo di matrimonio non prevede cerimonie religiose e al contempo i libri antichi Rishi Kanva e Kamasutra, lo dichiarano matrimonio ideale.
- Asuradurante. Lo sposo offre una dote al padre della sposa e quest’ultimo in cambio offre la figlia. Questo matrimonio è considerato inappropriato, in quanto consiste nel vendere la propria figlia per avidità.
- Infine, vi sono i matrimoni Rakshasa e Paishacha. Sono religiosamente proibiti e consistono rispettivamente nel rapire la sposa contro la sua volontà e nel prendere la sposa quando è drogata o ubriaca.
I riti del matrimonio in India
Ma diamo uno sguardo ai riti fondamentali di una cerimonia nuziale indiana.
Nonostante la grande varietà di riti e tradizioni tra le regioni indiane, vi sono tre funzioni fondamentali da celebrare durante le nozze.
Kanyadaan, durante la quale il padre dona in sposa la figlia al marito e la figlia saluta il padre.
Panigrahana, lo sposo prende la mano della sposa e le mani unite vengono tenute vicino al fuoco come simbolo della nuova unione.
Saptapadi è il rito che rende valido il matrimonio a tutti gli effetti di legge. Quest’ultimo viene anche chiamato “rito dei sette giri” poiché prevede che gli sposi facciano sette giri intorno al fuoco sacro. Ad ogni giro i due si scambiano un voto.
Durante la cerimonia, il fuoco sacro ha un ruolo fondamentale, in quanto lo stesso rappresenta il dio Igni, che consacra e fa da testimone alla nuova unione. Mentre Dharma, Artha e Kama rappresentano le tappe fondamentali della vita.
Le bellissime e colorate spose indiane
Parliamo ora delle bellissime spose indiane.
I preparativi per la sposa, iniziano generalmente 2 o 3 giorni prima con il rito Bridal Mehndi. Le donne già sposate danno consigli sul matrimonio alla ragazza promessa e le dipingono con l’hennè mani, piedi, caviglie ed avambracci con decorazioni di buon augurio. Rappresentanti motivi floreali (gioia), foglie e piante (prosperità), fiore di loto (purezza) e disegni di animali e figure geometriche. Durante tale cerimonia le donne cantano e danzano.
Il giorno del matrimonio, la sposa indossa un abito nuziale (sari o lehnga), solitamente di colore rosso (buon auspicio) o verde (fertilità). O anche altri colori secondo la regione di provenienza, con decorazioni dorate, ed un velo sul capo che simboleggia modestia e verginità.
Numerosi gioielli ornano il corpo della giovane. Come le Haar (collane di oro e diamanti), il Mangalsutra (collana rappresentante Shiva e Vishnu, regalata dallo sposo e che simboleggia che la donna è divenuta moglie), numerosi bracciali d’oro e d’argento (Choodiyan), pesanti orecchini d’oro (Karnphool) e un grosso anello (Nath) portato alla narice destra, collegato da una catenina all’orecchio. La vita è ornata da una cintura decorata con pietre preziose chiamata Kamarbad. Infine, il simbolo dell’unione, come in occidente la fede nuziale, è un anello d’oro, indossato dalla sposa al secondo dito del piede.
Al termine della cerimonia, lo sposo offre doni alla sposa e le pone sul capo una polvere rossa a simboleggiare la nuova condizione della donna. Successivamente la nuova coppia, dopo il matrimonio ed i ricchi banchetti, si ritira a casa portando il braciere con il fuoco sacro, avanti al quale si sono sposati. Il tutto mentre vengono accompagnati da un corteo che sparge riso e petali di fiori.
di Giovanna Verosimile