“Lockdown” per i matrimoni: la protesta di associazioni e sposi

“Lockdown” per i matrimoni: la protesta di associazioni e sposi

“Lockdown” per i matrimoni: la protesta di associazioni e sposi – Dopo la firma e l’annuncio ufficiale del nuovo Dpcm del Premier Giuseppe Conte, si moltiplicano le voci di dissenso. Nel decreto viene imposto un limite massimo di 30 partecipanti per le feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose (leggi qui l’articolo).

Una limitazione che per i banchetti nuziali equivale alla chiusura. Limitare a 30 partecipanti un evento del genere è praticamente impossibile. Chi quotidianamente è impegnato nel mondo del wedding sa bene che almeno 8-10 persone, nel migliore dei casi, sono impiegate per la riuscita dell’evento (fotografi, musicisti e wedding planner). A questi vanno aggiunti ovviamente gli sposi e i testimoni. Numeri alla mano, quindi, significa che per un matrimonio gli sposi dovrebbero invitare solamente i genitori e forse qualche parente più stretto.

La risposta è scontata. Con questo limite il matrimonio non s’ha da fare… soprattutto nella nostra amata Campania.

“Lockdown” per i matrimoni: la protesta di associazioni e sposi. Migliaia di aziende e posti di lavoro a rischio

In queste ore associazioni, enti, gestori dei locali e migliaia di future coppie sono in balìa di un decreto che di fatto vieta sin da domani eventi organizzati, e pagati, da mesi. Un danno economico e sociale non da poco. Numerose sono le proteste che arrivano su più fronti. I prossimi sposi stanno invadendo i social (anche i nostri) invitando il Governo ad una maggiore apertura.

Associazioni, gestori dei locali e tutti i professionisti del mondo wedding sono preoccupati, e disperati, per le ricadute economiche di migliaia di aziende. La stagione dei matrimoni era già stata in gran parte annullata dopo il primo lockdown in primavera, ora questo decreto mette la parola fine agli introiti per il 2020 mettendo in discussione anche il prossimo anno. Investimenti che significano posti di lavoro.

Nel comparto wedding sono coinvolti milioni di lavoratori con svariate categorie che, senza eventi, non hanno praticamente entrate. Stagionali della ristorazione e non solo destinati a tornare a casa. E spesso anche senza sussidi. Se in primavera il blocco aveva riguardato la totalità di aziende, ora invece il blocco e la chiusura riguarda un solo settore, come se fosse tra l’altro responsabile del diffondersi di un virus che lo ricordiamo, non fa alcuna distinzione. Lo dicono i medici ed esperti del settore, il Coronavirus si diffonde in tutti i luoghi e a qualsiasi orario.

Assoeventi, il comunicato stampa

Ed allora ecco la presa di posizione di Assoeventi. L’Associazione nazionale events luxury wedding di Confindustria, attraverso il Presidente Michele Boccardi scrive.

“Fissare a 30 il numero massimo di persone che possono partecipare a feste conseguenti a cerimonie civili o religiose non ha alcun senso o valore scientifico-sanitario, ma rappresenta un vero e proprio lockdown per i matrimoni. Sarebbe stato più semplice se il Governo ci avesse detto direttamente di chiudere le nostre imprese”.

“E’ assurdo – continua Boccardi – fissare un numero arbitrario, per giunta così basso, di persone che possono partecipare ad un evento senza considerare le dimensioni e le caratteristiche della struttura che ospita quell’evento. Quindi una sala per ricevimenti, sia essa da 60 o da 600 metri quadri, secondo il nuovo Dpcm non potrà comunque ospitare più di 30 persone.

Noi siamo i primi a chiedere misure serie e forti per il contenimento della pandemia. Abbiamo proposto ad esempio di aumentare da 1 a 2 metri il distanziamento interpersonale in occasione di Eventi, ma il Governo non ci ha ascoltato. I matrimoni sono stati programmati prima del varo del nuovo Dpcm, gli sposi sono già in Chiesa: che facciamo, li rimandiamo a casa quando si presentano con parenti ed amici al ricevimento per festeggiare il giorno più bello della loro vita?”.

Federmep, il comunicato stampa

Attiva anche Federmep, Federmatrimoni ed Eventi Privati con la Presidente Serena Ranieri. Di seguito la posizione ufficiale di Federmep, nel comunicato stampa.

 

Foto copertina di Paul Silletti per lo shooting di SposIn Campania a Positano

Nell’articolo il Presidente di Assoeventi Michele Boccardi, tratta dalla Pagina Facebook di Assoeventi

 

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