Bagnoli Irpino: una stravagante bellezza caratterizzata da storia e arte – Continua il tour tra i luoghi più belli della Campania. In vista dell’estate e a causa dell’emergenza Covid, le nostre vacanze sono destinate a svolgersi in Italia e perché no, tra le tante bellezze, sia artistiche che culinarie della nostra Terra.
Bagnoli Irpino: la storia del borgo irpino
Località che sorge a ridosso dei monti Picentini, nell’alta valle del Calore e situata nella regione storica del Sannio Irpino. Si caratterizza per l’esistenza di enormi catene montuose, tra cui il monte Cervialto, il Rajamagra ed il monte Cervarolo, dove è sito uno dei più attrattivi altopiani di tutta l’Italia, il Laceno.
Bagnoli Irpino: le principali attrazioni storiche
Il borgo irpino è contraddistinto da varie attrazioni storiche, capaci di portare i visitatori indietro nel tempo. Prima fra tutte la Chiesa Madre Collegiata Santa Maria Assunta, che si trova nel centro storico del paese e risale al 900, con l’arrivo dei Longobardi ed è a croce latina con tre navate.
Un incendio divampato nel 1651 distrusse il vecchio impianto. All’interno vi sono tantissime opere d’arte, tra cui il coro ligneo, raffigurante scene dell’Antico e Nuovo Testamento, dichiarato nel 1912 monumento nazionale ed il battistero.
Meritano una visita anche il Palazzo della Tenta, la Fontana del Gavitone e Torre dell’orologio e la Chiesa di Santa Margherita, situata nella piazza principale del borgo.
Bagnoli Irpino: i castelli
Citando questo bellissimo borgo irpino, è impossibile non concentrarsi sui due castelli, simboli della storia del comune. Il primo è di origine longobarda, eretto intorno all’870, quando il principato di Benevento fu diviso dando origine a quello di Salerno. Il secondo è di origine normanna, datato tra il 1050 e il 1100. Ne restano mura ben visibili e ben conservate.
L’altopiano del Laceno
Sull’altopiano sono presenti un lago di origine carsica, le Grotte del Caliendo e piccole sorgenti che alimentano l’acquedotto comunale.
Alimentato dal torrente Tronola, il Lago Laceno, sorge all’inizio del pianoro e si spande attorno all’abitato. Inizialmente la zona era paludosa, poi nei secoli scorsi lo stesso comune si mobilitò per rendere coltivabile il terreno, bonificando il territorio e canalizzando le acque fino a farle defluire nella posizione odierna del lago. Il terremoto dell’Irpinia del 1980 ne ha progressivamente ridotto la superficie alla sola parte su cui affaccia il paese.
Lago Laceno: perla turistica per tutte le stagioni
Meta turistica, soprattutto di inverno, per la presenza di stazione sciistica con circa 18 km di piste da sci, anche con innevamento artificiale, offre la possibilità di ammirare il mar Tirreno sciando, perché la vetta è affacciata sul golfo di Salerno. Purtroppo, però, negli ultimi anni la stazione sciistica è chiusa, ma le istituzioni sono a lavoro per la ripresa delle attività. Tuttavia, il lago attrae visitatori anche nel periodo estivo, luogo ideale per pic-nic immersi nel verde e nella natura.
È un luogo perfetto per rilassarsi tra la varietà di flora e fauna presente. Si possono ammirare, infatti, varie tipologie di alberi, appartenenti principalmente alla famiglia delle fegacee e delle conifere e di animali, tra cui passeri, pettirossi, merli, usignoli.
Il lago è aperto anche alla pesca sportiva, varie escursioni organizzate e percorsi in mountain bike, nonché sono messi a disposizione campi da tennis, campi da calcetto, parco giochi per i bambini, servizi di equitazione.
Il “nero di Bagnoli”: eccellenza culinaria campana
Il tartufo nero di Bagnoli o “tartufo ordinario” è una delle più pregiate tipologie di tartufo esistenti a livello nazionale e mondiale. Ha un sapore molto particolare ed il suo nome botanico è Tuber mesentericum; per legge viene raccolto dal 1° Settembre fino al 31 Gennaio.
Una delle caratteristiche particolari è l’odore, diverso da quello dei tartufi più apprezzati e ricorda l’acido fenico. Ovvero uno dei componenti dell’odore del catrame. È sicuramente un odore particolare e forte, che non viene apprezzato da tutti, ma il gusto è unico e inconfondibile.
A questo fantastico tartufo, il comune irpino, dedica, da ormai 42 anni una sagra, che si svolge lungo le strade del centro storico. Di solito, tra gli ultimi due weekend di ottobre e gli inizi di novembre.
Il “nero di Bagnoli” e i suoi impieghi in cucina
La particolarità di questo tartufo è che conserva un ottimo sapore anche dopo la cottura e può, per questo, essere usato anche in ricette con cottura molto lunga.
Si può utilizzare per la preparazione del classico risotto al tartufo nero, o anche per accompagnare dei secondi di carne. Molto buone sono anche le salse al tartufo da assaporare con le portate principali o da spalmare su dei crostini.
Il must del tartufo di Bagnoli sono però le fettuccine al tartufo. Nella preparazione occorre adottare dei piccoli accorgimenti per evitare che vada disperso il suo prelibato gusto. Una volta pulito eliminando la terra, bisognerà affettarlo soltanto pochi minuti prima di utilizzarlo, in modo molto sottile. Tra i ristoranti in cui è possibile gustare questo piatto tipico irpino, è necessario ricordare il “Ristorante Lo Spiedo” e il “Ristorante Il Fauno”.