Matrimonio rinviato per tre volte – La rete è un’inesauribile fonte di ricerca e confronto, soprattutto in giorni come questi, quasi sempre uguali. Trascorsi in casa a stretto contatto con i nostri pensieri. Ci mette dinanzi alla verità, a volte filtrandola un po’, ma se si hanno sensibilità e una giusta dose di empatia si scoprono tante belle storie, e persone.
SposIn Campania è pronto a raccontare un’altra testimonianza, portata alla luce dall’atelier “Martina Vergara Boutique”, che per primo l’ha esposta, facendoci commuovere. Il loro matrimonio è stato rinviato per ben tre volte, ma l’amore che li lega va oltre qualsiasi difficoltà.
Matrimonio rinviato per tre volte, la storia di Marisa e Vittorio
Questo è il racconto di Marisa, la chiameremo semplicemente con il suo dolcissimo nome. Perché ogni accezione ed aggettivo non definirebbero correttamente l’atteggiamento di questa piccola, grande donna dinanzi a quello che ha invaso la sua vita, improvvisamente, da un anno a questa parte.
Marisa vive a Napoli e un anno fa avrebbe dovuto coronare il suo sogno d’amore con Vittorio, il suo compagno e amore di una vita. Come ogni sogno che si rispetti, anche quello di Marisa è fatto di un abito bianco, una festa indimenticabile e l’affetto delle persone care. Ma qualcosa durante l’organizzazione va storto. A pochi mesi dal matrimonio Marisa inizia a non sentirsi bene, è sempre affaticata, triste, e quella che tutti pensavano fosse una fase di ansia e depressione si rivela essere purtroppo un grave problema neurologico. Il tour degli atelier lascia il posto a quello degli ospedali, fino al ricovero e alla conseguente e doverosa operazione che impongono uno stop ai preparativi, e all’annullamento della data.
Dal primo rinvio al secondo, Marisa racconta
“Il nostro matrimonio fu spostato a dicembre, non senza difficoltà. Il mio futuro marito, però, si occupò di tutto, ma anche in quella occasione non fummo fortunati”. Poco prima di Natale, Marisa non sta ancora bene, le sue condizioni di salute non le permetterebbero di essere il fulcro della festa, che viene rimandata ancora una volta.
“La mia salute migliorava, ma molto lentamente, così la nuova data fu fissata per il 25 marzo 2020. Non ho mai pensato di abbattermi, perché quando la vita ti mette davanti questi ostacoli, capisci che ci sono altre priorità, come la salute”.
Anche la burocrazia non è stata clemente con Marisa e Vittorio. I documenti, trascorsi i sei mesi canonici, scadono e la promessa di matrimonio viene fatta per ben due volte. “La prima fu a luglio 2019 – ci spiega – seguita da una festa in famiglia, la seconda si è tenuta il 22 gennaio. Abbiamo firmato in comune alla presenza dei nostri genitori, convinti che dopo tutto ciò che ci era accaduto, saremmo convolati a nozze il 25 marzo”.
La pandemia Coronavirus e il terzo rinvio
Ma una nuova nube fa capolino sulla vita di Marisa e Vittorio, la notizia della pandemia globale, e la conseguente disposizione di isolamento fa piombare nello sconforto anche una donna forte come lei.
“La notizia del virus inizialmente non ci spaventava dato che i casi erano veramente pochi. Quando però il problema ha iniziato ad ingigantirsi in tempi così brevi, abbiamo temuto seriamente che il tutto fosse stato annullato nuovamente, come poi si è verificato. Inizialmente nel mio cuore ho nutrito rabbia – continua Marisa – perché per la terza volta non potevo esaudire il mio sogno. Ma subito dopo ho riflettuto sulle tristi conseguenze di questo maledetto virus che sta mettendo in ginocchio il nostro Paese e il Mondo intero”.
La disponibilità e professionalità dei fornitori campani
Il virus ha fermato nuovamente l’organizzazione del matrimonio, ma abbiamo la sensazione che il loro giorno più bello sia solo messo in stand by. I progetti non si fermeranno, e grazie alle tante professionalità in campo come la location “Il Gabbiano”, il fotografo “Franco Gigante”, i fiori di “Michele Perrotta” e le note di “Alma y Musica” siamo certi che sarà una festa indimenticabile.
“Voglio ringraziare tutti – ci dice – per la pazienza e per la straordinaria professionalità dimostrata. Tra tutti, un dolce pensiero è rivolto all’atelier “Martina Vergara”, che per me è stata non solo una professionista, ma un’amica davvero presente e confortante in qualsiasi momento”.
I racconti malinconici, lasciano ben presto spazio ai dolci ricordi. Quelli di due ragazzi innamorati che non cercano l’infinito ma vivono giorno per giorno della ricchezza che il loro sentimento gli regala.
“Siamo una coppia molto pratica e dinamica. Anche il momento in cui Vittorio mi ha chiesto di sposarlo lo testimonia. Come la maggior parte delle coppie di oggi, noi viviamo già insieme, ed è stato proprio in un giorno qualunque, mentre cucinavo, che è apparso lui alle mie spalle, in ginocchio, che mi porgeva un anello sulle note di “Marry you” di Bruno Mars”.
Ma il ricordo più bello di Marisa è senza dubbio quello che spiega a noi e a chi la conosce, la sua straordinaria forza di donna, ed è stesso lei a farcelo capire. “Il frutto del nostro amore porta il nome di Raffaele. E’ un bimbo gioioso che è entrato nelle nostre vite improvvisamente ma del quale ora non potremmo fare più a meno”.
Marisa è la testimonianza più forte di questa emergenza sanitaria che ha avuto inevitabili ripercussioni sulla realizzazione dei matrimoni. La sua forza, la lucidità, unite alla dolcezza con cui ci ha parlato della sua intricata storia, ci hanno appassionato e invitato a riflettere.
“L’amore e la salute prima di tutto. La mia realtà è il sogno più bello”
“Purtroppo in questo momento difficile, l’unica cosa da fare per il bene di tutti è rispettare ciò che è stato stabilito dal governo. La priorità è tutelare noi e i nostri cari, mentre per quanto riguarda gli sposi, dobbiamo essere pazienti perché il nostro sogno è solo rimandato. Il vostro soltanto una volta – chiosa ironica – il mio qualche volta in più”.
Eppure Marisa in cuor suo sa che tutto andrà per il verso giusto, perché quello che ha vissuto ha in sé qualcosa di terribile ma allo stesso tempo eccezionale. “Probabilmente il momento in cui abbiamo pensato di non farcela è stato ad agosto scorso, non per i preparativi ma per la mia stessa vita. Dentro di me so che il miracolo più grande che mi ha fatto Dio è quello di poter vedere ancora gli occhi di mio figlio e del mio futuro marito. Bisogna avere tanta forza e coraggio ma oggi so che è la mia realtà il sogno più bello”.